Nome scientifico: Angelica archangelica L.
Nome comune: angelica arcangelica, erba degli angeli.
Nome inglese: angelica, garden angelica, holy ghost.
Parti usate: semi, fusti, radice, frutti e rizoma.
Componenti: olio essenziale, flavonoidi, cumarine e tannini.
Pianta erbacea alta fino 1,5 m con fusto striato e ramoso, foglie grandi e fiori bianchi-verdognoli che si raccolgono in grandi ed appariscenti ombrelle. Spontanea nel nord Europa mentre in Italia solo coltivata.
Proprietà: favorisce la funzione digestiva, la regolare motilità gastrointestinale e l'eliminazione dei gas, contribuisce al drenaggio dei liquidi corporei. Profumo che contrasta stress e insonnia, calmante del sistema nervoso.
L’azione amaro-tonica e contemporaneamente sedativa, rendono utile questa pianta nella cura di alcuni disturbi all’apparato gastro-intestinale. In quanto presenta proprietà toniche, è in grado di risvegliare l’appetito e facilitare la digestione.
Come antispasmodico lenisce i dolori cronici dello stomaco, dell’intestino e delle vie biliari; le proprietà toniche sono utili per migliorare il tono generale dell’umore e il tono muscolare, tanto da poter considerare la pianta come vero adattogeno.
Risulta inoltre utile in alcune forme nervose derivanti da una non perfetta funzionalità degli organi e nella stessa insonnia.
La radice viene spesso utilizzata come stimolante dell’appetito nella cura dell’anoressia mentale.
L’olio essenziale risulta uno stimolante (dispepsia) e un valido antispasmodico (dismenorrea).
Curiosità: nel 1500 veniva coltivata nei monasteri e per questo prese nome di Erba degli Angeli o Angelica.
Parti della foglia come gambi e piccioli, vengono conditi e usati in pasticceria.
Viene mangiata come verdura cotta in Paesi come Groenlandia, Svezia e Finlandia.