Nome scientifico: Rosmarinus officinalis.

Nome comune: rosmarino, ramerino.

Nome inglese: rosemary.

Parti usate: foglie, fiori e giovani getti.

Componenti: olio essenziale (cineolo 15% - 30%), canfora (15% - 25%), borneolo, flavonoidi, acido rosmarinico e caffeico.

Proprietà: antiossidanti e antinfiammatorie, lenisce i dolori muscolari, contrasta la cellulite e i dolori articolari.

Arbusto perenne, presente allo stato spontaneo solo nella fascia costiera ma coltivato in tutta l’Italia. I fiori riuniti in grappoli ascellari di colore azzurro violetto sono presenti in pratica per tutto l’anno.

Consigli d’uso: l'olio essenziale ha attività antimicrobica e antiossidante con miglioramento della funzione epatica e biliare; diminuisce inoltre la fragilità capillare. Soprattutto è un importante rimedio antisenescenza per la sua azione anti-radicalica e di ringiovanimento, stimolante generale in presenza di affaticamento cerebrale, astenia e perdita di memoria. Per uso esterno viene impiegato in massaggi, nei bagni e come collutorio per l’igiene orale. È stimolante del cuoio capelluto. Possiede proprietà antiparassitarie (scabbia). Viene impiegato come collutorio ed insieme ad arnica, ortica e ginseng per il trattamento dei capelli grassi.

Olio essenziale: usato come terapia coadiuvante nelle malattie reumatiche e nei disturbi legati alla circolazione dal momento che riesce ad aumentare il flusso di sangue a livello dermico. 

Curiosità: nel 1235 la regina Elisabetta d’Ungheria, ormai paralitica e gottosa, all’età di 72 anni venne curata da un monaco che utilizzò per massaggiare gli arti paralizzati 500 g di rosmarino a macerare in 4 litri di alcool per diversi giorni.

I bagni con Rosmarino sono stati indicati nel rachitismo infantile specialmente in Toscana: Acqua di ramerino al corpo del Bambino.

Rosmarino deriva da Ros (rugiada) e Marinus (marino).

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