Manifattura Artigiana, il significato autentico.

Molto spesso il termine “Artigiano” è utilizzato impropriamente ed illegalmente. Con questo articolo vogliamo approfondire con Te il suo significato autentico, in modo da saperne riconoscerne l’utilizzo veritiero e corretto ed il suo valore.

L’etimologia di “artigiano” ha la provenienza dalla parola principale “arte”, che a sua volta deriva dal latino ars, artis, che indicava ogni abilità materiale o spirituale. E’ altrettanto interessante, come sottolineano molti linguisti, l’associazione con il termine greco tekhné con un significato centrale identificato come Arte, ma soprattutto Arte del saper fare, del saper applicare, del sapere creare. Nella origine antica del termine vi è quindi una profonda attenzione alla concretezza, al progettare, alla creazione di qualcosa.

Il significato di Manifattura artigiana.

E’ proprio nella contrapposizione fra creare qualcosa e creare qualcosa di concreto, che si gioca la differenza di significato dei termini “Artigiano” ed “Artista”. L’Artigiano rappresenta, infatti, colui che crea e produce con le sue mani un prodotto che ha una funzione pratica, mentre l’Artista è libero nelle sue realizzazioni da qualunque finalità.

La Firenze del 1500 e l’Artigiano.

La contrapposizione dei termini “Artigiano” ed “Artista” si ambiente perfettamente nella Firenze del 1500 nel Rinascimento Italiano, dove si creano le condizioni per un periodo dove la creazione di bellezza incanta il mondo. La Firenze di quel tempo si anima di Artisti incredibili che attraverso la pittura, la scultura creano delle opere d’Arte che ancora oggi ci incantano e ci trasmettono la sensazione di bellezza e ci fanno stare bene. La Firenze del 1500 vede anche la nascita delle prime botteghe Artigiane dove i falegnami, i tessitori, gli speziali animarono quei tempi; la corporazione più potente era certamente quella della lana che comprendeva artigiani che si occupavano dell’acquisto della materia prima, della lavorazione fino alla vendita.

La libertà, la componente essenziale per la creazione autentica dell’Artigiano

Il presupposto per la creazione dell’artigiano è la libertà con cui interagisce nella creazione con lo stimolo, l’ispirazione che riceve dal mondo esterno. Quello che infatti ci si aspetta dall’artigiano e che interpreti la richiesta della produzione di un bene che ha una funzione pratica, attraverso la creazione di un prodotto che esprime quella sua personale interpretazione. L’artigiano autentico realizza quindi la non riproducibilità dell’oggetto singolo, realizzato a mano o comunque non in modo industriale da lui e al massimo da un ristretto gruppo di aiutanti nella sua bottega. Da lui ci aspettiamo creatività e attenzione, rispetto della tradizione e sperimentazione di ogni possibile innovazione. Da lui ci aspettiamo anche il contatto umano.

L’importanza degli artigiani nell’anima dell’economia italiana

Le imprese artigiane italiane nell’economia del dopo guerra hanno saputo promuovere l’anima della genialità italiana, la creatività nel realizzare prodotti belli ed originali, creazioni con un’anima che sanno gratificare il Cliente che cerca molto di più di un prodotto. 

Gli artigiani che continuano ad animare queste imprese molto spesso hanno imparato il mestiere dai propri padri e riescono a continuare a creare qualcosa di davvero speciale ed unico nella continua ricerca del delicato equilibrio alchemico fra Passione ed Intelligenza.

Questa speciale categoria di imprese identifica ancora l’anima imprenditoriale italiana che lega la famiglia all’impresa e dove i collaboratori sono parte integrante di quest’ultima. Imprenditori artigiani che condividono con i propri collaboratori un percorso di crescita e spesso di vita, dove il lavoro assume delle dimensioni umane. 

Artigiani oggi

Uno degli effetti della globalizzazione è stata la spersonalizzazione di luoghi, caratteri e perfino abitudini. È sempre più difficile quando viaggiamo di trovare delle forti differenze rispetto alla realtà che conosciamo; uno degli esempi più eclatanti sono senza dubbio gli aeroporti dove troviamo sempre gli stessi marchi che già conosciamo. È sempre più raro e difficile trovare delle attività economiche che trasmettono l’autentica cultura locale e soprattutto veri artigiani locali, che hanno il compito di trasmettere le tradizioni locali e di offrire prodotti non riproducibili altrove. 

Negli ultimi anni si è assistito anche ad uno sviscerato uso nel marketing delle industrie del termine “artigiano” per creare un maggiore appeal sul consumatore finale che finisce ad acquistare un prodotto industriale, invece che di artigianato locale. Quello che è importante sapere è che:

- Le imprese Artigiane devono essere annotate in una sezione speciale del registro della Camera di Commercio, come prevede la Legge 8 agosto 1985, n. 443 (legge quadro per l’artigianato);

- Non bisogna confondere il “fatto a mano” con il prodotto “artigianale”: il fatto a mano può infatti riferirsi anche ad una attività manuale all’interno di una catena di montaggio industriale. Il prodotto artigianale deve invece rispondere a dei chiari requisiti che la Legge prevede e ne garantisce l’autenticità con la relativa annotazione nel registro pubblico della Camera di Commercio.

La prossima volta che acquisti un prodotto artigiano sai quindi cosa domandare per scoprire se lo è davvero.

Per approfondire

Regione Toscana - Impresa Artigiana

Il valore del mestiere. Elementi per una valutazione dell'eccellenza artigiana

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